
Dj Set di Dj Acrix, uno degli artisti più eclettici della scena underground romana. DJ musicista e producer con una forte personalità, inizia come resident a Radio Londra e in poco tempo seguono serate ad Amsterdam, Spagna e Francia. Nel 2002 si affianca ad alcune produzioni di eventi della Capitale, fra cui Any Given Monday, mentre a Capodanno 2015 partecipa ad Amore Festival 015.
Nell’estate dello stesso anno diventa resident Dj per Gay Village. Oltre all’attività di Dj, ACRIX è un compositore di colonne sonore e produttore. Ha scritto musiche per diverse fiction e spot TV di successo, fra cui “I Cesaroni” e “Un medico in Famiglia”. Collabora inoltre come chitarrista e batterista per diversi artisti partecipando ad innumerevoli Festival (Festival di Sanremo, Festivalbar, Independent Days festival).

Dj Set di Dj Acrix, uno degli artisti più eclettici della scena underground romana. DJ musicista e producer con una forte personalità, inizia come resident a Radio Londra e in poco tempo seguono serate ad Amsterdam, Spagna e Francia. Nel 2002 si affianca ad alcune produzioni di eventi della Capitale, fra cui Any Given Monday, mentre a Capodanno 2015 partecipa ad Amore Festival 015.
Nell’estate dello stesso anno diventa resident Dj per Gay Village. Oltre all’attività di Dj, ACRIX è un compositore di colonne sonore e produttore. Ha scritto musiche per diverse fiction e spot TV di successo, fra cui “I Cesaroni” e “Un medico in Famiglia”. Collabora inoltre come chitarrista e batterista per diversi artisti partecipando ad innumerevoli Festival (Festival di Sanremo, Festivalbar, Independent Days festival).

I The Backlash sono una giovane band con base a Milano. Attivi dal 2012, sono portatori nostrani di quel movimento Britpop che mai morirà. Nelle intenzioni così come dentro alle orecchie hanno la British Invasion che rese celebri negli anni The Beatles e The Who per poi rimodernarsi in nuova forma con Oasis, Blur e molti altri.
La band è caratterizzata da un “british sound” miscela di britpop, shoegaze e psychedelic rock. Lʼalternative-rock dei Backlash trova nello Shoegaze la sua ibridazione più sincera, senza mai perdere lʼapproccio Pop tipico di quella indimenticata Manchester di metà anni ʼ90. La ricerca di una propria dimensione, lʼintrospezione profonda e la rabbia di appartenere ad una generazione nella quale riconoscersi solo a metà, sono i temi ricorrenti della loro estetica testuale.
Nel 2014, dopo due anni di concerti tra Italia ed estero, i Backlash firmano un accordo discografico con la milanese Rocketman Records. 3rd Generation è lʼEP dʼesordio, uscito nellʼautunno del 2014 e ufficializzato dal videoclip di “Spin ‘Round” in anteprima nazionale per Rockambula Magazine (02/03/15). I brani selezionati per questo Ep di lancio mostrano prevalentemente il lato Britpop della band, con evidenti risvolti psichedelici.
La mano di un bambino, protagonista di copertina, sta a simboleggiare qualcosa di nuovo, di appena nato e con il futuro davanti. Consapevoli e speranzosi, quindi, i The Backlash si fanno portavoce di una “Terza Generazione”, figli legittimi per gusto ed approccio alla scrittura di quei movimenti culturali e sociali che resero grandiose le scene musicali degli anni ʼ60 e ʼ90. (Lunedì della Lampara)

Franco Finucci, chitarre; Marco Di Battista, key, sinth e pianoforte; Arild Andersen, contrabbasso; Paolo Vinaccia, batteria.
Altro eccezionale appuntamento con il grande jazz alla Lampara. Il jazz del nord Europa, nelle vesti di Arild Andersen e Paolo Vinaccia, incontra la mediterraneità di Franco Finucci e Marco Di Battista.
Marco Di Battista e Franco Finucci utilizzano la formazione del quartetto per proporre al pubblico la loro visione personale del jazz. Le composizioni originali dei due leader si avvalgono di una scrittura singolare, dagli slanci improvvisativi spiazzanti e al contempo avvincenti. A supporto dei due leader si aggiunge la ritmica esperta e solida formata da Arild Andersen, al contrabbasso, e Paolo Vinaccia, alla batteria, due artisti di fama mondiale, autori di lavori discografici di prestigio in collaborazione con artisti di primo piano nella scena jazzistica internazionale.
Il contrabbassista norvegese Arild Andersen è uno dei personaggi più importanti della scena jazz scandinava ed è rinomato a livello internazionale. Dopo aver iniziato la sua carriera musicale come chitarrista «The Riverside Swing Group» nella sua città natale Lillestrøm, Arild Andersen ha iniziato a suonare il contrabbasso nel 1964 e sin da subito è entrato a far parte delle band più in vista nella capitale norvegese.
È stato eletto miglior bassista per Jazznytt nel 1967: da quel momento la sua carriera è diventata sempre più importante, sin dal momento in cui è entrato a fare parte del Jan Garbarek Quartet, dal 1967 al 1973, insieme a Terje Rypdal e Jon Christensen. Sin da quel momento le sue collaborazioni lo vedono a fianco dei musicisti più in vista del periodo come la cantante Karin Krog, George Russell, Don Cherry, Phil Woods, Dexter Gordon, Bill Frisell, Hampton Hawes, Johnny Griffin, Sonny Rollins, Sheila Jordan, Chick Corea, Ferenc Snétberger, Tomasz Stańko e molti altri.
La sua figura artistica rappresenta un riferimento solido nella scena norvegese e internazionale sia come sideman che con le formazioni a proprio nome, in particolare l’Arild Andersen Quartet e la band Masqualero, acclamata dalla critica e dal pubblico. Apparso in moltissimi dischi, Andersen è titolare di oltre quindici registrazioni a proprio nome – pubblicate in massima parte dalla ECM e tutte di grande valore artistico. Un percorso testimoniato dai premi che gli sono stati assegnati nel corso di tutta la sua carriera, dagli esordi fino ad oggi, e che dimostrano come abbia sempre cercato di innovare il proprio linguaggio e di non fermarsi alle tappe già acquisite.
Paolo Vinaccia – batterista, percussionista e compositore – vive in Norvegia dal 1979. Nel corso degli anni, Vinaccia ha lavorato con Terje Rypdal, Bendik Hofseth, Jan Eggum, Knut Reiersrud (nel gruppo Four Roosters), Gisle Torvik, Ole Amund Gjersvik e Jonas Fjeld, incidendo moltissimi dischi per le più prestigiose etichette di jazz, in particolare con la ECM di Manfred Eicher.
Ha suonato in concerto e registrato con Palle Mikkelborg, Mike Mainieri, Jon Christensen e David Darling. LA lunga collaborazione con il contrabbassista Arild Andersen – con cui suona insieme stabilmente da anni – si è concretizzata di recente nel trio guidato da Andersen e completato dal sassofonista scozzese Tommy Smith. La formazione ha registrato due dischi – Live at Belleville (2008) e Mira (2014) – entrambi per ECM.
Vinaccia ha contribuito a più di 100 album e, insieme con Terje Rypdal, ha composto il lavoro commissionato per il Canal Street Jazz and Blues festival di Arendal nel 2006. Per l’Oslo Jazz Festival 2015 gli è stato commissionato Judgement Day – According to Paul, un’esperienza audiovisiva unica in cui insieme al chitarrista Eivind Aarset ha invitato gli artisti David Solheim, Tord Knudsen e Erlend Sæverud ad utilizzare la Cattedrale di Oslo come “palcoscenico” unico e speciale per la manipolazioni audio e le proiezioni video realizzate su misura per l’occasione.

Michael “Patches” Stewart, tromba; Keith Anderson, sax; Roberto Di Virgilio, chitarra; Stefano Sastro, tastiere; Enrico Bevilacqua, basso; Nathan Allen, batteria.
Supergruppo d’eccezione sul palco della Lampara, i Brothers In Funk. Michael “Patches” Stewart, trombettista di Marcus Miller e Al Jarreau; Keith Anderson, sassofonista di Roy Hargrove, Erykah Badu e Prince; Nathan Allen, batterista di Amy Winehouse, accompagneranno il talentuoso bassista Enrico Bevilacqua nella presentazione del suo ultimo lavoro “Brooklyn”.
Funky, groove e jazz per una serata all’insegna del ritmo. (Lampara Jazz)

Beto Berman, voce e chitarra; Davide Scudieri, tastiere; Carmine Ianieri, sassofoni; Stefano Cinti, percussioni; Bruno Marcozzi, batteria.
La Betobanda, con i suoi suoni samba, reggae, pagode e funky, porta l’allegria nelle domeniche de La Lampara. Musica brasiliana, ritmo e calore, mai scontati e banali, sfideranno coloro che non hanno mai pensato di poter ballare. Percussioni elettrizzanti, una sezione fiati coivolgente e la voce unica di Beto per la serata più divertente di tutta l’estate.
Ogni domenica, anche quest’anno, La Lampara sarà “Brasil”.

Dopo l’uscita del fortunato EP “The Truth Is Overrated”, la band romana pubblica per Goodfellas questo godibilissimo album che si espande lungo dodici inediti esplicanti una raffinatissima, curiosa e dal sapore internazionale, forma – canzone in inglese che con nonchalance va dal folk al rock, passando per un reggae multiforme, mai scontato e banale, dai quattro reinterpretato in chiave assolutamente contemporanea e soprattutto mantenendo in maniera costante la propria credibilità.
“Boom The Rhumba” è il brano apripista del disco, scelta azzeccatissima perché è un pezzo che effettivamente incarna praticamente tutte le cifre stilistiche della band e dell’album in questione. Vale a dire una prodotto artistico eterogeneo e cangiante, dalle sonorità fantastiche ed irreali, a tratti inquietanti, che sposano testi divertenti, ironici e ben scritti, coadiuvati da un sound che cambia forma pur rimanendo coerente alla propria sostanza.
Il reggae suonato dai Veeblefetzer nulla ha a che vedere con la banalità e la ripetitività, nonché l’odore di vecchio, che sovente chi si cimenta in questo apparentemente semplice genere musicale, in realtà articolato e complesso, non riesce ad evitare. L’atmosfera fiabesca, coinvolgente ed irreale, ad esempio di brani come “Monkey On My Back”, “Change Your Mind”, “The Jungle Down”, pervade piacevolmente l’intero lavoro della band, che si rivela squisitamente all’altezza della realizzazione delle proprie dichiarazioni d’intenti.
“No Magic No Bullet” non è “la solita menata indie”, per intenderci: in mezzo al dilagante piattume artistico – creativo che si espande lungo questi anni zero, una proposta musicale come quella dei Veeblefetzer è da accogliere con entusiasmo e curiosità. Completa l’egregio lavoro del quartetto dell’Urbs una cura dei suoni elevata e uno studio delle melodie apparentemente caotico ma in realtà ben studiato e mai lasciato al caso e al proprio destino.
Un disco molto interessante insomma, senza dubbio fra le uscite discografiche più promettenti di questo inizio 2016. I Veeblefetzer rappresentano una piacevole novità di cui a questo punto non possiamo far altro che attendere le future evoluzioni. (Lunedì della Lampara)

Andrea Riccio, dj; Cristian Krisafrica Giustini, percussioni; Eric Daniel, sax e flauto traverso.
sTRaNe diSsoNaNZe è un nuovo progetto che prende forma dall’incontro di diverse culture musicali, un’esperienza dalle sfumature funky deep & house in continua evoluzione.
Lo spettacolo viene reso ancora più originale dal sovrapporsi di musicisti rigorosamente live. Così non si tratta di solo live, né della semplice esibizione del dj, né di un concerto strumentale: è una performance unica e coinvolgente, in cui il dj interagisce con i musicisti che suonano dal vivo il sax, le trombe e le percussioni. Un melange di suoni elettronici e strumenti tradizionali che lascia senza fiato. (Lampara Jazz)