
Beto Berman, voce e chitarra; Davide Scudieri, tastiere; Carmine Ianieri, sassofoni; Stefano Cinti, percussioni; Bruno Marcozzi, batteria.
La Betobanda, con i suoi suoni samba, reggae, pagode e funky, porta l’allegria nelle domeniche de La Lampara. Musica brasiliana, ritmo e calore, mai scontati e banali, sfideranno coloro che non hanno mai pensato di poter ballare. Percussioni elettrizzanti, una sezione fiati coivolgente e la voce unica di Beto per la serata più divertente di tutta l’estate.
Ogni domenica, anche quest’anno, La Lampara sarà “Brasil”.

6° Memorial Marco Lucarelli
Sesta edizione del festival in ricordo di Marco Lucarelli.
Presentato da: anahata – veronica pellegrini e ignazio calò.
Sul palco live:
Una Giornata Infausta (Chieti)
Progetto Extradry feat Ombra & Sevenhaze (Pescara)
Vanesia (pescara)
Miriam Ricordi (pescara)
Dj Trew
Durante la serata si raccoglieranno fondi per l’associazione: “La Stanza del Figlio” (www.lastanzadelfiglio.com) (le offerte saranno libere, l’ingresso è gratuito). L’intero evento sarà in diretta radio su:www.kissdigitalradio.com.

Sam Paglia torna al trio degli albori, quello con organo Hammond , chitarra e batteria, l’embrione di Funk che negli anni ha generato formazioni più ampie, fino al sestetto, torna a manifestarsi in tutta la sua maturita’ artistica ed energica del numero perfetto.
The king of loungy & funky organ e’ accompagnato dalla funk guitar di Peppe Conte e dalla batteria dai ritmi killer di Michele IAIA.

Beto Berman, voce e chitarra; Davide Scudieri, tastiere; Carmine Ianieri, sassofoni; Stefano Cinti, percussioni; Bruno Marcozzi, batteria.
La Betobanda, con i suoi suoni samba, reggae, pagode e funky, porta l’allegria nelle domeniche de La Lampara. Musica brasiliana, ritmo e calore, mai scontati e banali, sfideranno coloro che non hanno mai pensato di poter ballare. Percussioni elettrizzanti, una sezione fiati coivolgente e la voce unica di Beto per la serata più divertente di tutta l’estate.
Ogni domenica, anche quest’anno, La Lampara sarà “Brasil”.

I Tangram si formano in Abruzzo nel settembre 2015.
Elias Caruso (voce e chitarra)
Emanuele Carulli (basso e chitarra)
Valerio Pompei (batteria e produzione)
Francesco Fatale (tastiere e synth)
Mattia Carozza (sax, basso e synth)
Grazie al variegato background artistico dei singoli componenti la band propone un mix di microwawe soul e space funk caratterizzato da melodie accattivanti alternate a momenti più intimi.
Ad Aprile 2016 vengono selezionati per rappresentare l’Abruzzo all’Arezzo Wave Love Festival in Toscana e a Maggio 2017 si aggiudicano il primo premio della quinta edizione de la fame dischi.
Attualmente il gruppo sta lavorando alla sua prima produzione.

Luigi Tresca sax alto;
Claudio D’Amato organo hammond;
Pierluigi Tommasetti batteria.
Hub Roots nasce dall’incontro di musicisti provenienti da aree espressive differenti che trovano la loro perfetta sintonia musicale in un territorio jazzistico di matrice moderna.
Le composizioni e gli arrangiamenti sono frutto di un percorso musicale che pone le radici nella musica classica, assume le forme del jazz e sfocia in un linguaggio personale prediligendo la melodia anche su strutture complesse.
Nel corso della loro carriera vantano collaborazioni con artisti del jazz italiano e internazionale, partecipando a festival e manifestazioni culturali nazionali: Umbria Jazz, Pescara Jazz, Villa Celimontana, esibendosi in teatri come Auditorium Parco della Musica, Casa del Jazz, Teatro Morlacchi e Jazz Clubs.

Simone Alessandrini sax alto e soprano;
Federico Pascucci sax tenore;
Antonello Sorrentino tromba;
Riccardo Gola basso ed effetti;
Riccardo Gambatesa batteria.
La musica che diventa narrazione e che assume il ruolo di strumento per rivisitare un passato ricco di storie, passioni e colori. Questo il filo conduttore di Storytellers, progetto del sassofonista Simone Alessandrini che attraverso i suoni contemporanei del free jazz, del rock e di New Orleans ha deciso di raccontare alcuni aneddoti accaduti durante la seconda guerra mondiale. Da questo punto di partenza e da questa commistione di stili nascono brani e composizioni originali attraverso le quali vengono ridisegnate le immagini di un passato che diventa cornice ideale per esaltare la vitalità del genere umano.

Alessia Martegiani voce;
Massimiliano Coclite piano;
Mauro De Federicis chitarra;
Bruno Marcozzi batteria.
Nell’interpretazione di brani indimenticabili di grandi autori come Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Fabrizio De Andrè, Alessia Martegiani sarà accompagnata dal pianista Massimiliano Coclite, dalla ritmica di Bruno Marcozzi (percussioni), e dal chitarrista Mauro De Federicis.
I cantautori della scuola genovese portarono infatti, con la passione per la canzone francese, per il jazz, per il folk in versione colta e per la ballata, un’epocale rivoluzione linguistica e di contenuti. La scelta dei brani, spiega una nota, «segue semplicemente l’onda dei gusti personali e dei ricordi di bambina, rivelando solo alla fine un filo conduttore che riconduce al viaggio, al naufragio e al mare. L’idea musicale nasce dall’esigenza di suonare e registrare tutti assieme, in un’unica stanza, all’impromptu, senza possibilità di cambiare, correggere, manipolare la registrazione, restituendo così alla performance musicale la sua immediatezza e il suo naturale respiro».

Alessandro Scala, sax soprano:
Gilberto Mazzotti, piano;
Piero Simoncini, double bass;
Michele Iaia, batteria.
Latin jazz, groove incalzanti, melodie dirette ed immediate che arrivano dritte al cuore. Queste le caratteristiche principali dei GB Project, quartetto composto da Alessandro Scala al sax soprano, Gilberto Mazzotti al pianoforte, Piero Simoncini al contrabbasso, Michele Iaia alla batteria. L’ultimo disco di questa formazione così ben rodata si intitola In The Bloom ed è stato pubblicato da Alfa Music proprio nel 2016.
Il quartetto propone tutti brani originali, contaminati da stili differenti e profumi etnici, che hanno come comune denominatore il jazz contemporaneo. L’improvvisazione permette ai componenti del gruppo di esprimere la propria personalità artistica durante la performance, regalando un ascolto emozionante, coinvolgente e vitale.