
“Un matematico, un cantante rubato al rock e un pianista classico col pallino del punk”
Tre ragazzi abbastanza adulti da aver imparato a suonare in band punk rock nei garage usati a mo’ di club e abbastanza sperimentali da mischiare tutto questo ai suoni puliti e calcolati del digitale. Sono questi gli ANUDO, espressione di come British, elettronica berlinese, suoni assieme nordici e melodici abbiano influenzato la musica contemporanea in Italia, autori di un synth pop diretto, un’elettronica che si fonde nel noise.
Il 4 aprile 2016 gli Anudo daranno alla luce “Zeen” (MArteLabel, 2016), esordio discografico che costituisce la prova del nove per il trio che ha conquistato l’attenzione di pubblico e promoter con due singoli all’attivo (“Just” e “Fools”), pubblicati nel corso del 2015.
“Zeen” è un viaggio di 10 tracce attraverso paesaggi sonori di elettronica contemporanea dal gusto berlinese, con morbide melodie sporcate da un’attitudine punk che si diramano su bassline compatte e si immergono nella penombra delle Alpi, dove gli Anudo hanno trasformato una cascina isolata in un recording studio di ultima generazione.
Fuoriclasse della musica ibrida e digitale, con alle spalle diversi progetti ed esperienze sui più importanti palchi europei, i tre producer utilizzano suoni ambientali campionati in diverse città del vecchio continente mixandoli ai synth analogici, autentica colonna portante del loro sound.
Il tocco finale, per una produzione che strizza l’occhio ai grandi nomi dell’elettronica internazionale, è stato affidato a John Davis, sound engineer storico, che ha masterizzato il disco negli studi Metropolis di Londra e che recentemente ha collaborato con nomi del calibro di Led Zeppelin, Prodigy, FKA Twigs e molti altri artisti di primo piano. (L’Ultima Spiaggia)

“Il mondo sonoro di Hugo Race appare come certi film di fantascienza sociale degli anni Settanta”
Australiano di nascita, Hugo Race ha dapprima accompagnato i Birthday Party e poi è entrato a far parte dei Bad Seeds. Lasciato il gruppo nel 1984 ha fondato in Australia The Wreckery con Robin Casinader, Nick Barker, Edward Clayton-Jones e Charles Todd e poi scioltisi nel 1988 ha costituito i True Spirits (Bryan Colechin, Chris Hughes, Ralf Droge, Rainer Lingk, John Molineux) con base in Europa, con i quali ha pubblicato diversi album.
Il loro suono spazia tra il blues, la psichedelia, definito dal Melody Maker industrial-trance-blues. Ha continuato la collaborazione con Nick Cave partecipando al disco “Kicking Against The Pricks”, “Tender Prey” e “Murder Ballads”. Ha inoltre partecipato come musicista e compositore a dischi di Mick Harvey, La Crus, Nikki Sudden, Robert Forster, Micevice. Ha fondato assieme a Chris Brokaw e Chris Eckman il gruppo di rock blues etnico Dirtmusic con i quali ha pubblicato 4 album.
Dal 2010 ha dato vita, insieme ad Antonio Gramentieri e Diego Sapignoli della band strumentale Sacri Cuori, al progetto Hugo Race Fatalists, con cui ha prodotto due lavori, l’omonimo “Fatalists” nel 2010 e “We Never Had Control” nel 2012. (L’Ultima Spiaggia)

“Credetemi, per fare della new wave così ci vuole davvero un fisico bestiale”
Gli zZz sono un gruppo olandese; la loro musica scuote l’apparato percettivo, stimola i ricordi e manda letteralmente in ecstasy con le tracce contenute in questo set “Sounds Of zZz”. Punto focale della loro espressione artistica è l’incontro tra suoni del passato, che ricordano i The Doors (soprattutto la voce del cantante Bjorn Ottenheim), e l’elettronica, non quella tradizionale, ma quella manipolata in maniera “dirty”, sporca.
Per fare un confronto, gli zZz potrebbero richiamare gli Electric 6, ma con una vena interpretativa indie più innovativa e bizzarra. La chiave di lettura della loro musica è da ricercare nell’organo che costituisce lo scheletro portante della loro produzione musicale. (L’Ultima Spiaggia)

The Devils sono: Erica Toraldo (batteria e voce) e Gianni Vessella (chitarra e voce). Il sound si ispira al trash’n’roll minimale dei Cramps, abbinato ad un wall of sound di “Jon Spenser-iana” matrice (agli albori) e che sfocia, manco a dirlo, in riferimenti a Gories ed Oblivians, ma strizzando anche l’occhio alla neo-scena noise-rocknroll di San Francisco. Insomma una bella ventata di aria fresca nel soporifero panorama italiano e che sta già varcando i confini.
Nei THE DEVILS non troverete echi di psichedelia modaiola, temi hype e look studiato a tavolino come nella stragrande maggioranza delle nuove band, o politically correct, ma tutto l’esatto contrario, ma suoni deraglianti, ritmi martellanti, sfrontatezza, pericolosità ed anche un pizzico di provocazione, perchè “questo è ROCKNROLL baby”. E così deve essere per chiamarsi tale!
Il loro primo disco è uscito il 24 giugno 2016. Rilasciato dalla leggendaria etichetta di Reverend Beat Man, la VOODOO RHYTHM RECORDS; ed è stato registrato nientemeno che da JIM DIAMOND (White Stripes, The Dirtbombs, etc etc) nel Subsonic studio di Montpellier. (L’Ultima Spiaggia)

L I M è il nuovo progetto solista di Sofia degli Iori’s Eyes, che ha da poco esordito con un ep, “C O M E T”, per La Tempesta International. Dopo un certo periodo passato all’estero, con gli Iori’s eyes fermi, Sofia ha scoperto un altro strumento: la voce. E da lì è partita la suggestione che ha poi portato alla rinascita come L I M. (L’Ultima Spiaggia)

“Per il principio di esclusione di Pauli, ci abbracciamo e condividiamo i nostri stati quantici, i nostri stati d’animo”
Il Pugile è un trio elettronico strumentale con base a Torino formato da: Matteo Guerra alla batteria, Elia Pellegrino alle macchine synt, e Leo Leonardi al basso, voce e synt. Accomunati dallo stesso interesse per l’ibridazione elettronicoacustica, il trio incomincia a suonare basando la propria produzione sull’improvvisazionee sulla sensazione di spazio e momento.
Lo scopo principale di questo metodo è amplificare e focalizzarsi sui sentimenti che spingono i pugili verso lo strumento, tramutando la sala prove in un tempio di purificazione. Molteplici sono gli esempi filmici in cui il protagonista Pugile, sale sul ring per espiare un malessere, per lottare contro un avversario che risulta essere lui stesso. Emblematico diventa questo concetto di sofferenza e frustrazione che caratterizza il periodo storico che stiamo vivendo, è così che il trio acquisisce questo nome, Pugile.
Il loro nuovo album “Round Zero”, è dunque una bestia estratta da un lungo processo di improvvisazione in cui saltano all’orecchio le sensazioni più importanti. Pillole di un unico magma che durante i loro live ritorna allo stato originale rifondendosi in un unico flusso di pensieri. “Il round più importante è quello con sé stessi che si colloca prima e dopo il combattimento. ROUND ZERO.” (L’Ultima Spiaggia)

Maga Dog & Opposite Crew: Original Live Reggae Dub.
I Maga Dog presenteranno “Inna Di Town”, terzo album della reggae band abruzzese, uscito lo scorso 27 maggio. Tredici brani per 52 minuti di musica, frutto di un lavoro durato oltre due anni: un percorso che ha portato i Maga Dog a rivisitare il songwriting, gli arrangiamenti e l’intera produzione musicale.
Il riferimento alla musica giamaicana, in particolare a quella degli anni Settanta, Ottanta e primi Novanta, è costante ma ancora più avvertibile è la presenza di elementi che provengono dal background dei tre musicisti/produttori: jazz, rithm’n’blues, ampio utilizzo di echi e riverberi digitali, dispositivi elettronici sempre combinati alle classiche sonorità analogiche che hanno fatto la storia del reggae.

Laura Sinigaglia (Voce)
Davide Verticelli (Piano, Synth)
Andrea Crescenzi (Basso)
Federico Adriani (Batterie)
Gli Shijo X nascono nel 2009 come duo composto da Davide Verticelli (ex tastierista di Beatrice Antolini) e Laura Sinigaglia. Nello stesso anno vede la luce il loro primo disco: One minute before, edito da Ideasuoni e molto apprezzato dalla critica, registrato con la collaborazione di Luca Cavina (Calibro35, Zeus!) e Gianluca Rimei (Il Genio, Beatrice Antolini, Candy Fish).
Il duo comincia un consistente numero di live. Nell’aprile 2010 si aggiungono alla band un basso e una batteria, al fine di partecipare al concorso Teramo Music Festival dove si aggiudicano il premio della giuria “Faremusika” che li porterà ad esibirsi al DISMA a Bologna. L’esperimento del quartetto funziona bene e dopo diverse collaborazioni: Gianluca Rimei, Michele Postpischl (Ofeliadorme) e Francesco Amadio (TreTigriContro) alla batteria, la formazione si stabilizza con Federico Fazia al basso e Federico Adriani alla batteria.
Anche grazie all’intensa attività live, gli Shijo X vincono il concorso ITALIAWAVE LOVE FESTIVAL 2011 come miglior gruppo abruzzese (che li porterà ad essere selezionati per condividere il main stage dello stadio del mare di Lecce con Kaiser Chief e Paolo Nutini) ed i premi della critica ai concorsi Libera la musica, la musica libera 2011 e Sonda in onda 2011.
Sempre nel 2011 gli Shijo X vincono il premio Comites Sao Paolo come rappresentanti italiani e partono in tour per Sao Paolo (Brasile) per tre appuntamenti. I numerosi concerti che la band colleziona in Italia, li porta ad aprire concerti di importanti artisti italiani, come ad esempio Brunori sas e gli Afterhours nel settembre 2011 in occasione della serata Note Su Ali di Farfalla (Teramo), e i Marta sui Tubi.
Dal 2009 Davide e Laura prima e gli Shijo X poi, intrattengono una forte e fruttuosa collaborazione con il fonico Davide Cristiani del Bombanella Soundscapes di Maranello (MO), che prosegue nel 2012 con la neonata etichetta musicale Bombanella Records, la cui prima prima uscita ufficiale sarà proprio il secondo lavoro della band “…if a night”, un disco di stampo più trip hop. Gli Shijo x iniziano, dunque, un lungo percorso di promozione sia a livello nazionale che internazionale fino al 2015 quando al basso arriva Andrea Crescenzi.
Oltre agli innumerevoli concerti fatti in Italia, che toccano i più importanti club della penisola (Il circolo degli artisti, Arteria, ecc..) gli Shijo x collezionano numerose esibizioni anche in Europa, quali ad esempio la partecipazione al Liverpool Soundcity nel 2015, all’Open Air Berg nel 2014, al Rosa Laub Festival nel 2014 ed un tour in Germania nel 2015, durante il quale la band raccoglie consensi entusiastici sulla loro ultima fatica. Nel 2016 iniziano le registrazioni a Bombanella studio di “ODD TIMES”, masterizzato poi da Jim Blackwood presso AZPM (Arizona Public Media), la cui uscita è attesa per il 5 MAGGIO 2017.
Lo stile, sempre molto personale e sperimentale, si allontana dai canoni trip hop del secondo album per delineare ancor di più una cifra stilistica forte e definita. La prima collaborazione che il gruppo stringe per il nuovo lavoro è con Simone Brillarelli e Jonathan Calugi per la realizzazione del video del primo singolo estratto dall’album, “Spiral” (7 dicembre 2016). Segue poi il riuscitissimo remix di Beatrice Antolini di “Spiral”, che ne accentua gli aspetti più acidi e spigolosi (7 gennaio 2017).
Gli Shijo x sono in procinto di iniziare il nuovo tour promozionale di “Odd times”, che toccherà le più importanti città italiane e prevederà la partecipazione a numerosi festival internazionali.

Marco Di Battista, piano;
Simone Lamaida, sassofoni;
Franco Finucci, chitarra;
Gabriele Pesaresi, basso;
Roberto Desiderio, batteria.
Sonic Latitudes Five Elements prosegue l’esplorazione musicale condotta a quattro mani dal pianista Marco Di Battista e dal chitarrista Franco Finucci e presenta dal vivo il nuovo lavoro Taleia, firmato da Franco Finucci: otto brani originali capaci di unire la freschezza della melodia e uno sguardo attento alle sonorità del jazz odierno.
Di Battista e Finucci si esibiscono con frequenza nel format del duo e questo rende sempre consistente l’andamento dei brani e lo sviluppo della musica. Sonic Latitudes Five Elements rappresenta la versione in quintetto del loro sodalizio: la voce agile ed intensa di un sassofonista originale come Simone Lamaida aggiunge ulteriori possibilità all’evoluzione dei temi e, come accade nelle tracce presenti in Taleia, il sostegno solido della ritmica composta da Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Roberto Desiderio alla batteria garantisce spessore e propulsione grazie al loro affiatamento e alle esperienze che hanno maturato nel corso degli anni.
Le composizioni originali dei due leader denotano una scrittura singolare, dagli slanci improvvisativi spiazzanti e al contempo avvincenti, il tutto realizzato attraverso una visione originale e moderna del combo jazz. Gli spunti lanciati da ogni musicista innescano un dialogo serrato, permeato da un linguaggio jazzistico esemplare, per coerenza e per concreta direzione musicale. La coesione del quintetto deriva dalle prolungate e mutue collaborazioni che hanno di volta in volta unito i musicisti coinvolti: contesti diversi, dove è maturata l’intesa e la reciproca conoscenza. Il repertorio eseguito nei concerti da Sonic Latitudes Five Elements proviene da diversi dischi pubblicati in passato e da Taleia, il disco appena pubblicato a nome di Franco Finucci.